La Fondazione Calarota nasce dall'esperienza maturata nel corso di 45 anni di attività di Franco e Roberta Calarota, galleristi ed esperti d'arte, fondatori della Galleria d'Arte Maggiore g.a.m. di Bologna. Animati da un profondo desiderio di valorizzazione e promozione culturale, nel corso della loro carriera i due fondatori si impegnano nella realizzazione di prestigiose esposizioni in spazi pubblici, la commissione di un monumento e la collaborazione con musei e istituzioni internazionali. Nello specifico, è particolarmente rilevante il grande impegno nei confonti della ceramica, materiale nobile e antichissimo, protagonista di numerose esposizioni organizzate da Franco e Roberta presso il MIC, Museo Internazionale della Ceramica di Faenza. Un'enorme eco ebbe la mostra di Arman qui allestita nel 1994. Un omaggio all'Italia, con opere commissionate all'artista francese del Nouveau Réalisme specificatamente per questo evento. Nella stessa cornice negli anni successivi grande successo riscossero anche le mostre dedicate alla scultrice ucraina naturalizzata statunitense Louise Nevelson, impegnata nella lavorazione della terracotta dipinta, e allo scultore ceramista umbro Leoncillo.

Il 1999 è l'anno dell'installazione davanti all'ingresso dell'autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola del monumento Rampante dedicato alla Ferrari F40, un'accumulazione di Ferrari F40 in bronzo, commissionato ad Arman da Franco e Roberta Calarota insieme al Comune di Imola, per il quale la casa automobilistica modenese autorizzò l'utilizzo del loro iconico colore rosso Ferrari, rendendo di fatto il monumento l'unica opera al mondo ricoperta di questa celebre vernice, oltre alle Ferrari stesse.

L'avventura nel campo della gestione museale per Franco e Roberta inizia nei primi anni 2000, quando diventano i protagonisti per 10 anni della promozione culturale di Palazzo dei Sette ad Orvieto, luogo simbolo della città deputato a spazio museale. Qui vengono allestite mostre monografiche su artisti italiani ed internazionali contemporanei, come ad esempio Allen Jones, Mel Ramos e Roberto Sebastian Matta.

Negli anni successivi, prosegue il loro impegno in ambito istituzionale. Tra le tante mostre realizzate, ricordiamo la co-curatela della mostra Silenzi su Giorgio Morandi a Palazzo Fortuny a Venezia nel 2010 e le mostre organizzate presso l'Estorick Collection di Londra con protagonisti Giorgio Morandi nel 2013, Giorgio de Chirico nel 2014 e Giacomo Manzù nel 2016.

Grazie alla loro profonda conoscenza della storia dell'arte, Franco e Roberta contribuiscono alla realizzazione di mostre internazionali presso il Metropolitan Museum di New York, la Tate di Londra, il Musée de la Ville de Paris e la Fondazione Prada di Milano attraverso prestigiosi prestiti, avviando rapporti di collaborazione e fiducia stabili nel tempo.

Nel 2019 si concretizza dunque il desiderio dei coniugi Calarota di occuparsi della promozione dell'arte con uno spazio dedicato esclusivamente all'attività istituzionale. Nasce così la gestione complessiva di ACP Palazzo Franchetti, oggi sede della Fondazione Calarota, dove si sono tenute mostre quali Jean Dubuffet e Venezia - con il supporto della Fondation Dubuffet -, Massimo Campigli e gli Etruschi. Una pagana felicità - con il supporto della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e paesaggio per la provincia di Viterbo e per l'Etruria Meridionale -, Lee Miller Man Ray. Fashion, Love, War, Kengo Kuma. Onomatopoeia Architecture in occasione della 18ima Biennale di Architettura. Un progetto ambizioso che sta dando enormi soddisfazioni, frutto di una passione innata e di competenze scelte ed acquisite al fine di valorizzare due dei beni più preziosi al mondo: l'arte e la cultura.